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Gianni Berengo Gardin

Santa Margherita Ligure (Genova), 1930
Fotografo

Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, è considerato uno dei maggiori fotografi italiani. Dopo aver vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, nel 1965 si stabilisce a Milano, dove comincia la carriera professionista dedicandosi alla fotografia di reportage, d’indagine sociale, di architettura, di descrizione ambientale.

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Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, è considerato uno dei maggiori fotografi italiani. Dopo aver vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, nel 1965 si stabilisce a Milano, dove comincia la carriera professionista dedicandosi alla fotografia di reportage, d’indagine sociale, di architettura, di descrizione ambientale.

Ha collaborato con le principali testate italiane ed estere, ma si è dedicato soprattutto alla realizzazione di libri, con oltre 260 volumi fotografici all’attivo. Le sue prime foto sono pubblicate nel 1954 sul settimanale Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio, con cui collabora fino al 1965. Dal 1966 al 1983 ha lavorato per il Touring Club Italiano, realizzando un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei, e per l'Istituto Geografico De Agostini di Novara. Ha collaborato assiduamente con l’industria (Olivetti, Alfa Romeo, Fiat, IBM, Italsider, ecc.) realizzando reportage e monografie aziendali. Dal 1979 al 2012 ha documentato le fasi di realizzazione dei progetti architettonici di Renzo Piano.

Ha tenuto circa 360 mostre personali in Italia e all’estero. Tra le più recenti, la retrospettiva “Storie di un fotografo” tra 2013 e 2014 ha toccato Venezia, Milano, Verona e Genova. Nel 2014 e nel 2015, con il Fondo Ambientale Italiano ha esposto a Milano e a Venezia il suo reportage di denuncia sul passaggio delle grandi navi a Venezia. Nel 2016 la mostra “Vera fotografia. Reportage, immagini, incontri”, al PalaExpo di Roma, ne ha ripercorso la lunga carriera attraverso i principali reportage e oltre 250 fotografie.

Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui: il Leica Oskar Barnack Award nel 1995, il premio Città di Trieste per il reportage nel 2005, il prestigioso Lucie Award, New York nel 2008. Nel 2009 riceve la laurea honoris causa in Storia e critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2014 il Premio Kapuściński per il reportage. Nel 2017 il Leica Hall of Fame Award.

Le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali, tra cui la Calcografia Nazionale di Roma, il MOMA di New York, la Bibliothèque Nationale, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musée de l’Elysée di Losanna, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.

 Nel 2020 è uscita la sua autobiografia In parole povere. Un’autobiografia per immagini, pubblicata da Contrasto.

Bibliografia essenziale:

Venise des Saisons, Parigi 1965; Toscane, Losanna 1967; Morire di Classe (con Carla Cerati, a cura di Franco Basaglia), Torino 1969; L’occhio come mestiere, Milano 1970; Un paese vent’anni dopo (con Cesare Zavattini), Torino 1976 (nuova ed. riveduta Milano, 2002); Dentro le case (con Luciano D’Alessandro), Milano 1977; Gran Bretagna, Milano 1977; Dentro il lavoro (con Luciano D’Alessandro), Milano 1978; India dei villaggi, Veniano 1980; Il Mondo, Milano 1985; Donne, Roma 1989; Gianni Berengo Gardin. Fotografie 1953-1990, Udine 1990; Lo studio di Giorgio Morandi, Milano 1993; La disperata allegria. Vivere da zingari a Firenze, Firenze 1994, Gianni Berengo Gardin. Immagini inedite 1954-1994, Brescia 1995; Foto Piano, Roma 1996; Zingari a Palermo. Herdelesi e S. Rosalia, Roma 1997; Les italiens 1953-1997, Parigi 1998; Italiani, Milano 1999; Copyright Gianni Berengo Gardin, Roma 2001; Terre di risaia, Roma 2001; Nel cuore del porto (con Gabriella Nessi), Genova 2002; La fabbrica Scala all’Ansaldo, Milano 2004; Gianni Berengo Gardin, Parigi e Roma 2005; Gianni Berengo Gardin, Arles e Roma 2005; Parigi 1954, Torino 2005; Italiane, Torino 2006; Venezia, Palermo 2006; Reportage in Sardegna 1968-2006, Nuoro 2006; I mille volti dell’utile, Genova 2007; Mantova-Wengarten, Mantova 2008; Polesine, Palermo 2008; Reportrait, Torino 2009; Gente di Milano, Milano 2010; Inediti (o quasi), Roma 2012; L'Aquila prima e dopo, Roma 2012; Caffè Florian, Venezia 2013; Il racconto del riso, Roma 2013; Storie di un fotografo, Venezia 2013; Il libro dei libri (a cura di Bruno Carbone), Roma 2014; Manicomi. Psichiatria e antipsichiatria nelle immagini degli anni Settanta, Roma 2015; Venezia e le Grandi Navi, Roma 2015; Vera Fotografia. Reportage, immagini, incontri, Roma, 2016; In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana, Roma 2017; La più gioconda veduta del mondo, Roma 2018, Roma, Roma 2019; In parole povere. Un’autobiografia per immagini, Roma 2020.

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